sabato 1 dicembre 2012

Il Natale..quando arriva arriva!




Manca meno di un mese.
Non vi annoierò con le solite disquisizioni tra albero e presepe, tra luci intermittenti o fisse.
Chissà, forse i centri commerciali vi avranno gia venire la nausea del Natale visto che dal mese scorso nei loro scaffali risplendevano palline raggianti e giocattoli a go go.

C'è stato un tempo in cui l'arrivo di dicembre l'ho sentivo molto dentro di me, l'attesa per la notte del 24, le alzate mattutine dle 25 subito di corsa a vedere cosa c'era sotto l'albero o di fianco al camino.
L'aria frizzantina creava l'atmosfera e solo allora anche il paese o la città cominciava a colorarsi, giusto a dicembre,anzi forse solo un paio di settimane prima.

Poi come al solito il business si è impossessato di questa festa e dal 1° di novembre (periodo tra l'altro più idoneo a ricordare i cari andati) hanno cominciato a martellarci con tutto ciò che contorna il Natale, addobbi,cibo e regali.

Gia, il contorno...ma cos'è veramente il Natale?
Una festa religiosa?La nascita di Gesù?Un giorno rosso sul calendario?Una buona scusa per abbuffarsi di dolci?

Per chi, come me, crede in Dio, la risposta è semplice, anche se in realtà sono un pò di anni che non riesco più a viverlo come un tempo. E vi parlo di una cosa interna, di un sentimento legato all'anima, di una leggerezza di spirito che solo in quel periodo riuscivo a vivere.

Che sia legato agli anni, alla crescita e alle responsabilità, non saprei, certo è che siamo influenzati negativamente da tutto ciò che lo circonda, da tutto quello che è materiale.
Sì perchè credo che il Natale, al di là dell'aspetto di fede, sia un atteggiamento, un modo di essere e di sentirsi, che dovrebbe accompagnarci ogni giorno, e che si amplifichi il 25 dicembre.

Oggi invece è legato esclusivamente agli oggetti, è identificato da chi ha la luce più colorata o l'albero più alto o al numero di babbi natale finti sul terrazzo.
E ogni anno che passa è sempre peggio, gli oggetti prendono il posto dei sentimenti e delle persone, si spostano al centro dei pensieri scansando e distruggendo il significato reale del Natale.

Quel che conta è il pensiero..provate a regalare il pensiero alla vostra fidanzata e raccontatemi che reazione avete ottenuto..schiaffi?silenzi?musi lunghi?

Torniamo bambini e viviamo questi giorni con i loro occhi, con la semplicità che li distingue, con l'ingenuità di credere che tutto sia buono e tutto sia fatto senza secondo fini. Proviamoci e tuffiamoci in quei ricordi, in quelle immagini di un tempo, dove un pezzo di legno poteva essere qualsiasi cosa, dove la fantasia era tutto e bastava un abbraccio a scaldare il cuore.

2 commenti:

  1. Ciao,
    Il Natale vero e proprio lo penso come una festa religiosa. E poi come una festa famigliare.
    Condivido con te la percezione che non sia più come lo vivevamo da piccoli quando faticavamo ad addormentarci per aspettare di vedere Babbo Natale e ci svegliavamo all'alba in cerca di tracce e regali.
    Purtroppo oggi é solo un'occasione ufficiale per stare a casa dal lavoro e passare il tempo con le persone cui si vuole ( o che ci vogliono) bene.
    Personalmente quindi per me sara una piccola festa in famiglia. Certo i regali dovrebbero essere dei pensierini ma nell'epoca del ABBIAMO TUTTO é difficile trovare la "necessita". Io mi sn sforzata di fare alcune cose che penso potrebbero essere utili. Anche se questo concetto pero varia da persona a persona :-)
    Non ho fatto alberi ne presepe. Mia madre mi accusa di ateismo eccessivo ma il fatto é che davvero per me quella magia é passata e non trovo soddisfazione nell'addobbare un albero finto

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  2. Il Natale un pò come il trenino di cui parli nel tuo post.
    E' una meraviglia per i bimbi, una favola a cui basta poco per prender vita.
    La semplicità delle cose, forse in questo mondo dovremmo riscoprire proprio questo per poi lasciarci trasportare e riscoprire che la sua leggerezza!

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