giovedì 12 dicembre 2013

Un pò di umanità





Di notti in questi giorni ne stiamo vivendo parecchie tenuti svegli dai tuoi pianti!!
Meno male che neanche le cannonate potrebbero svegliare il tuo fratellone!!

Questa è storia recente, uno spaccato di vita quotidiana che  si ripropone con l'arrivo di E.



Inceve vorrei parlare di chi le notti le passa insonni per altri motivi, di chi non ha un tetto sotto cui stare e un piatto caldo da mangiare.

Tendenzialmente con la situazione attuale, ognune tende a portar acqua al suo mulino, ignorando chi sta peggio di noi e giustificandosi nei loro confronti con la scusa/realtà che l'aria è cambiata e che bisogna tirare la cinghia.

Sarà il periodo natalizio, ma mi sovviene una domanda: ci renderebbe più felici un abbraccio oppure uno smartphone?

Mi piace pensare che  a volte le cose accadono per dei motivi intrinsechi,perchè dietro ogni gesto c'è sempre qualcosa di più grande rispetto a quello che i nostri occhi possono vedere.

Oppure semplicemente ci viene data una seconda occasione, un modo per migliorare o tornare indietro, del tempo per pensare a quello che si è fatto e a quello che NON si è fatto, capire come si è cambiati.

Se il denaro è l'ossessione del nostro tempo, tanto da farci perdere la cognizione dell'essere umano...se ora che esso viene a mancare vuoi per un motivo o vuoi per un altro, è forse l'occasione giusta per guardarci allo specchio?

Ora che gli occhi non sono più coperti dalle banconote, riusciamo finalmente a vedere chi abbiamo di fronte?

Non ho la pretesa di conoscere la verità, ma ho la certezza che la felicità di ognuno di noi si nasconda in chi ci sta a fianco.

Ho la convizione che una bruschetta fatta rosolare sul fuoco in una notte gelida, sia una cena divina se consumata con la persona giusta.

Non c'è tempesta più grande di quella che si crea nel nostro stomaco.

La vita è fatta di gesti, cerchiamo di insegnare ai nostri figli quelli giusti.



Un grazie per l'ispirazione a: http://matteodonati.blogspot.it/















giovedì 21 novembre 2013

Aspettando E...





Manca poco, pochissimo...ancora qualche giorno, forse ora, giusto il tempo che tu dia la spinta giusta per poter venire al mondo.

Ci stravolgerai la vita, forse più di quanto lo abbia gia fatto tuo fratello.

Ma sarà stupendo, sempre e comunque, perchè in un mondo malato, voi siete la cura, la pillola da prendere tutti i giorni.

E ogni mattina e ogni sera, i vostri sorrisi ci daranno la carica, mentre i vostri pianti ci sfiniranno...ma non importa, perchè dopo le lacrime ci sarà sempre un sorriso, e così via, tutte le volte.

Sarà bello vedervi giocare insieme, sicuramente litigare per poi abbracciarvi e fare pace.

Ci sarà la guerra dei giochi, delle distruzioni di massa premeditate, sicuramente momenti di gelosia drammatici. Ma la diplomazia fa parte del mestire del genitore.

E poi...si, con tutta probabilità improvviseremo, come abbiamo sempre fatto, perchè credo non esista un manuale, non c'è nulla di certo se non l'istinto naturale che vive dentro di noi.

Ti stiamo aspettando E.........dai giù!!!











mercoledì 13 novembre 2013

Mi sà che a molti piace....


...farsi prendere per i fondelli!!

Si perchè siamo a un punto che si sentono solo parole e non si vedono fatti.

Perchè la speranza sta diventando menzogna e agonia.

Perchè chi ha promesso e non mantenuto, continua a promettere e A FARE il mantenuto.

Perchè se una giustizia esiste, chi ha commesso reati, frodi o altro deve essere punito e non può ancora avere parola e seguaci legalizzati.

Negli ultimi due anni viviamo in un'Italia che sta morendo, sostenuta da un governo NON voluto dal popolo e tutelato dal Presidente della Repubblica.

Oltretutto questo esecutivo è ai piedi di un'Europa che detta legge senza tenere conto che ogni paese ha le sue caratteristiche autoctone e per questo unico, che a sua volta si basa esclusivamente sul far quadrare i conti e NON SULLE PERSONE.

Ebbene, se non rivoltiamo l'ordine della piramide, tutto continuerà a rimanere così e ad essere gestito da quei pochi che lavorando nel buio hanno creato tutto il sistema.

Quando sento che le bellezze e le ricchezze dell'Italia vengono svendute a magnati russi e cinesi, che i casolari circondati da splendidi campi e vigneti anzichè essere protetti e tutelati, sono teatro di saccheggi da parte di petrolieri e businessman che ne acquisiscono le capacità produttive per poi rivendere il tutto a loro profitto, senza dedicarci cuore e passione come meriterebbero, e magari un giorno lasciare tutto in malora come sanguisughe che finito il sangue migrano verso altri lidi.

Dobbiamo ripartire da ciò che ci caratterizza, da ciò che amiamo fare e per cui l'Italia è unica.

Non bisogna cedere al denaro, non possiamo vendere le nostre passioni per dei miseri euro, la nostra dignità non può essere merce di scambio!

Sveglia popolo, serve forza e orgoglio, il sangue e le lacrime è ora che le sputino chi fino adesso ha marciato sul nostro sudore!

Lo dobbiamo a chi ha perso la vita perchè esasperato, lo dobbiamo a chi come noi ogni giorno tenta di rendere la vita migliore, lo dobbiamo soprattutto ai nostri figli per i quali siamo l'esempio e la guida e meritano un futuro migliore di questa realtà.




domenica 3 novembre 2013

Clima e ambiente...si naviga a vista!


Se ne sentono di tutti i colori.

Dacchè nel 2012 tutto doveva finire, esplosioni, alieni, terremoti, ad oggi che si ritorna a parlare di surriscaldamento globale, buco dell'ozono, ecc..

A parer mio si è arrivati a un punto dove ognuno di noi (e dico ciascuno dei 7 miliardi di persone che siamo) si debba fare un bell'esame di coscienza, guardarsi intorno e domandarsi il perchè di tanto inquinamento, smog e schifezze ci circondano.

Sì, perchè tutti siamo coinvolti e tutti siamo complici di questo degrado che piano piano ci strangolerà senza neanche darci il tempo di rendercene conto.

Immaginate di essere al centro di un cerchio e ogni giorno gettiate una cartaccia quanto più possibile vicino alla circonferenza. Capirete che con il passare del tempo e l'ammucchiarsi della carta, il cerchio attorno a noi diventerà sempre più piccolo, finchè non dovremo appoggiare la pallottola di carta sopra i nostri piedi.

Tutto chiaro? Bene.

La situazione è pressapoco così, forse ancora riusciamo a vedere i nostri piedi, ma di certo ciò che ci circonda non è più com'era, cieli foschi, oceani senza pesci e pieni di detriti, acque dense di liquami e aria che l'ossigeno è scappato sui più alti picchi.

Dimenticavo le tonnellate di rifiuti tossici sotterrate nei terreni dove ora sorgono orti e coltivazioni, segreto rigorosamente tenuto sottochiave, tanto sono altri ad ammalarsi e morire.

Eppure ancora si fa finta di niente, domani si continuerà a lavorare (chi può) e percorrere le stesse strade di ogni giorno, incuranti che il cerchio si stringe e che dei rifiuti faremo parte.

E intanti i nostri figli crescono....








lunedì 7 ottobre 2013

Perdere il lavoro..tragedia o occasione?


Quanto mai in "voga", perdere il lavoro risulta ormai essere all'ordine del giorno.

C'è chi purtroppo non ha resistito all'urto e ha voluto farla finita per non riuscire più  a sopportare il peso dei debiti.

C'è chi non molla e immediatamente si getta in una nuova avventura, sia quel che sia, purchè a fine mese ci scappi la pagnotta.

E c'è chi si ferma un attimo, riflette sul suo percorso e valuta se tutto il tempo dedicato al lavoro appena perso ne sia valso la pena, se effettivamente era quello che voleva e fosse felice.

Questa è una mia riflessione, un pensiero su come il denaro ci condizioni ogni istante, sull'assurdo che se non si possiede un Euro in tasca non sia possibile VIVERE.

Ed è forse la vera forma del male attuale, dove ogni gesto spesso viene fatto per un fine, dove non esiste più una stretta di mano senza che con l'altra si sfili il portafogli.


Abbiamo la fortuna di avere un dono immenso come la vita, bella da far male, martellante con i suoi rintocchi, ci ricorda che, lunga o breve che sia, ha una scadenza.

Oggi non riusciamo più a riconoscere davvero quel che conta, siamo offuscati dal guadagno, tant'è che tutto il sistema è basato su compravendite che necessariamente si nutrono di spiccioli o capitali. E quando il potere di acquisto viene meno, ecco che il terreno sotto i piedi crolla, perchè non ci sono le basi, non ci sono i valori su cui la Vita deve essere costruita.

E' questo che ci deve far aprire gli occhi, tutto ciò che ci circonda è un mondo che fa male, che crea e creerà sempre ingiustizie, dominato dal potere del denaro, creatore di fame e sofferenza.

Il lavoro è un mezzo: esso può elevare l'uomo se viene utilizzato con la gioia e la voglia pura del fare.
Al contrario può rendere l'uomo misero, arido, quando il solo obiettivo è sopraffare l'altro, accumulare denaro per crogiolarsi nella sua assuefazione.

Ora, è evidente che con gli ideali stasera non si cena, ma uno spirito leggero a forse bisogno di meno cibo.




martedì 9 luglio 2013

Gli occhi addosso


E' passato del tempo...

ho visto che mi osserva sempre, mi studia e a volte mi imita...

non guarda mai nel vuoto, quel che vede è sempre nitido e gli si stampa bene impresso nella mente...

e ride, e piange, e fa i capricci, per poi tornare a ridere...

è capitato che si sia pure offeso per una sculacciata inaspettata, che abbia tenuto "il muso"...

è lì, ogni sera che mi aspetta e mi corre incontro per abbracciarmi...

ed è proprio in quel momento che ogni cosa brutta svanisce, ogni pensiero si fa da parte per lasciar spazio alla sua semplice felicità.

Eppure tutti noi siamo stati così, ricordate?



lunedì 11 marzo 2013

Pausa di riflessione


Mentre tutto fa rumore, a volte è utile fermarsi e stare in silenzio ad ascoltare.

Quante parole dette in questi mesi, quante verità e quante bugie, promesse e sogni.

Eppure siamo ancora qua, senza  un Papa e senza un governo, soli nella nostra moltitudine, ad inveire e a prendersela con questo e con quello senza capire che di parole ormai l'aria è satura, sono i fatti che latitano.

Alle soglie di una guerra nucleare mai così vicina, e mi riferisco alle due Koree, assistiamo all'ennesima buffonata politica che non caverà un ragno dal buco, proiettati in un 2013 che anzichè essere di ripresa, pare debba dare la mazzata finale a quelli che finora erano riusciti a stringere i denti senza gettarsi nella disperazione.

E non capiamo, non vogliamo capire che tutto ciò non conta, non conterà mai finchè non cambieremo noi stessi e il modo di vivere, ci ridimensioneremo all'essere umano e non all'essere dio!

Siamo noi che ci dobbiamo adattare alla natura e non viceversa.

....e mentre tutto fa rumore i nostri figli ascoltano...