giovedì 22 novembre 2012

I figli oggi





Vorrei mettermi nei panni di un bambino ai tempi d'oggi, che trascorre i primi anni in questo mondo.

" Uscito dalla pancia della mamma, sono stato preso da delle mani sconosciute che mi hanno infilato un tubo in gola e lavato in una bacinella (questo me lo hanno raccontato,perchè ancora in realtà non vedevo nulla!).

Pulito asciugato e messo in un lettino, a stento aprivo gli occhi ma comunque non vedevo altro che ombre. Ricordo di essere stato abbracciato e coccolato dalla proprietaria della pancia che tutti chiamavano mamma.

Ricordo i primi sapori di quel liquido che usciva da quelle due sacche morbide attaccate al petto della mamma..quant'era buono ed io mi ci attaccavo spesso, finchè la scorta non si esaurì.
Fu allora che mi diedero una specie di bicchiere allungato con la tettarella tarocca della mamma. Me ne accorsi ma avevo troppa fame e me ne fregai altamente.

I primi mesi li passai sempre con la mamma, a parte quando mi sballottavano tra le braccia di altre persone che chiamavano babbo, nonno e nonna.

Ah che bello, ero un re, tutte le attenzioni e le premure erano rivolte sempre e solo a me. Presi confidenza anche con quell'uomo che tutti chiamavano babbo ed era sempre con la mamma, dormivano e mangiavano insieme.

Gia, dormire. Non sempre mi riusciva e spesso avevo bisogno della mamma o del babbo per farmni aiutare. E' vero, lo ammetto, a volte piangevo apposta per far loro un dispetto, ero viziato e potevo fare di tutto, tanto mi perdonavano subito!

Poi con il passare del tempo cominciai a vedere più i nonni che la mamma e il babbo. Non sò bene il motivo, il nonno li giustificava dicendo che dovevano andare a lavorare per poter comperare da mangiare per me.

Un pò mi sentivo in colpa, ma in fondo i nonni mi facevano fare tutto e ad ogni richiesta ero accontentato.

Poi arrivò il periodo che la mattina anzichè farmi dormire, mamma mi svegliava di gran fretta per poi acconpagnarmi in un posto pieno di altri bambini come me. Lo chiamavano asilo, e lì mi insegnavano un sacco di cose e conobbi tanti amici. Comiciai a vedere le maestre come delle seconde mamme, anche perchè la mia prima mamma la vedevo ormai solo la sera o, quando non c'era il nonno, a pranzo. Il babbo invece solo alla sera per la buonanotte.

Ora sono cresciuto: chi devo ringraziare per essere diventato quello che sono? "

E' bello avere figli, ma che senso ha farli per non goderseli? Ogni giorno passiamo del tempo in luoghi in cui non vorremmo essere, o a fianco di persone che sopportiamo a stento, mentre lasciamo crescere i nostri figli ad altri.

Non sò, sarò un sognatore, sarò un padre, ma qua c'è molto da cambiare.

Chi non ci passa, chi non è genitore forse non può capire, ma ogni giorno passato senza il sorriso di mio figlio è vuoto e da quando c'è lui, tutto questo ha un senso.


4 commenti:

  1. Ciao,è molto bello quello che hai scritto. Con me sfondi una porta aperta. Mattia ( il nostro bambino) ha quasi 2 anni. Abbiamo fatto una scelta di vita per noi e per lui. Niente asilo nido e niente nonni. Mio marito ( libero professionista) ha rinunciato a mezza giornata di lavoro. Così lui lo tiene al mattino e mi permette di lavorare e quando torno ci diamo il cambio e va lui. Siamo stati molto criticati sotto diversi aspetti... e poi c'è chi ci dice lo avete fatto perchè potevate permettervelo.
    Certo, non tutti possono chiedere una riduzione dell'orario di lavoro, ma non è facile di questi tempi accettare anche una riduzione dello stipendio. Abbiamo pochi soldi tra le mani, ma tanta felicità nel cuore... questo è quello che mi ripeto tutti i giorni!
    Sono passati già quasi 2 anni e ti dico, sono volati. La mia più grande gioia e anche quella di mio marito, è avere visto davvero crescere nostro figlio, giorno per giorno, senza perderci nulla.
    Il tempo è denaro... il tempo passato con nostro figlio non ha prezzo!

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  2. Ciao Cindry,i nostri figli sono pressochè coetanei (il mio ha 2 anni e mezzo) e credo che la scelta che avete fatto è stata coraggiosa per i tempi che corrono ma più che logica dal punto di vista umano. Il mio vicino di casa dice sempre che un pezzo di pane si rimedia e,come dici tu, il tempo è l'unica cosa che non torna mai!

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  3. Molto bello Alex .. La musica scelta poi! E' una delle mie canzoni preferite! Complimenti :)
    P.S. Io ho fatto una scelta tra lavoro e figli .. facevo quel che potevo stando in casa, orto, lavori di legna, etc .. si stringeva la cinghia certo, ma eravamo felici .. :)

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    1. grazie ;)
      sai,penso che in realta' oggi si ricerchi la felicita' nelle cose piu' complicate quando non ci accorgiamo che la semplicita' e' la via giusta!

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